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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e violazione dell’obbligo di repechage alla luce della recente pronuncia della Corte di Cassazione, sez. lavoro, n. 12132/2023.

Con sentenza n. 12132, emessa in data 08/05/2023, la Corte di Cassazione ribadisce l’onere probatorio gravante sul datore di lavoro nel caso in cui questi licenzi per soppressione del posto e ne amplia il perimetro affermando che il datore di lavoro deve dimostrare, oltre all’assenza di posizioni analoghe a quella soppressa anche: “che per un congruo periodo di tempo successivo al recesso non è stata effettuata alcuna nuova assunzione in qualifica analoga a quella del lavoratore” (Cass, civ. sez. lav., sentenza n. 12132 dell’08/05/2023 – pres. Raimondi, relat. Garri).

2023-05-22T10:15:22+02:00

La Corte di Cassazione ribadisce gli elementi propri del contratto di transazione e l’importanza che deve avere l’inadempimento per fungere da presupposto alla risoluzione contrattuale.

L’ordinanza del 31 agosto 2022, n° 25600 della Corte di Cassazione ribadisce la rilevanza dell’elemento strutturale delle “reciproche concessioni” nell’ambito della disciplina civilista delle transazioni che “…possono riguardare rapporti diversi da quello controverso

2022-10-10T10:45:26+02:00

Il regime di tassazione applicabile alle somme erogate dal datore di lavoro al lavoratore a titolo “transazione”: focus sulla qualificazione delle somme riconosciute in sede di conciliazione in materia di lavoro.

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha modificato il concetto di “sicurezza sul lavoro” ed equiparato l’infezione da Covid-19 contratta sul luogo di lavoro all’infortunio sul lavoro con causa virulenta con conseguente riconoscimento delle tutele INAIL a favore del lavoratore colpito da infortunio.

2022-07-08T10:06:58+02:00

La riforma dell’ordinamento sportivo: le novità per ASD/SSD chiamate a rivedere profondamente la propria natura ed il modello di sostenibilità. Cosa succede dal 1 gennaio 2023.

In sede di transazione/conciliazione è noto che uno dei più classici elementi di discussione tra le parti, o anche più frequentemente di discussione tra i professionisti legali e professionisti fiscali/tributari sia la qualificazione delle somme ed il loro assoggettamento ad regime di tassazione e contribuzione piuttosto che ad un altro.

2022-07-08T10:07:46+02:00

Il datore di lavoro non può negare in maniera irragionevole il lavoro agile al lavoratore laddove ricorrano titoli di priorità legati alla salute.

“Ai sensi dell’art.39, co.2, D.l. 18/2020, “ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile ai sensi degli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81” (Trib. Grosseto, sez. Lavoro, ordinanza depositata 23 aprile 2020).

2020-05-11T13:59:24+02:00

Preoccupanti modifiche introdotte dal c.d. decreto dignità, d.l. 12 luglio 2018, n. 87, pubblicato sulla G.U. 13 luglio 2018, n. 161 per le piccole imprese e per il mondo dello sport dilettantistico.

Le principali novità in materia di lavoro, sono state molto discusse da tutti i media, motivo per cui proviamo a concentrarci sugli effetti in tema di licenziamento per le piccole imprese e sulle abrogazioni e modifiche che impattano sul mondo sportivo dilettantistico.

2020-02-10T17:02:34+01:00

Cass. Pen., VI sez., 04.06.2019 (dep. 19.09.2019), n. 38692, Pres. Ricciarelli, Rel. De Amicis, P.G. Casella, Imp. Iuzzolino +altri.

“Il requisito della pericolosità generica che legittima l’applicazione della confisca non può essere desunto dal mero ‘status’ di evasore fiscale seriale in quanto, per stabilire se il proposto viva abitualmente con i proventi dell’attività delittuosa, occorre considerare la struttura dei reati commessi, assumendo rilievo le sole condotte generatrici di un profitto e non anche quelle meramente dirette ad evitare il pagamento di imposte riferite ai redditi lecitamente prodotti, nonché l’eventuale definizione in sede conciliativa della pretesa fiscale da cui sia derivato il recupero dell’imposta evasa” (1).

2019-11-11T16:15:57+01:00

Cass. Civ., sez. Lavoro, 11.06.2019 (dep. 01.10.2019), sentenza n. 24492.

“Il giustificato motivo di esonero del lavoratore, in stato di malattia dall’obbligo di reperibilità a visita domiciliare di controllo non ricorre solo nelle ipotesi di forza maggiore, ma corrisponde ad ogni fatto che, alla stregua del giudizio medio e della comune esperienza, può rendere plausibile l’allontanamento del lavoratore dal proprio domicilio, senza potersi per altro ravvisare in qualsiasi motivo di convenienza od opportunità, dovendo pur sempre consistere in un’improvvisa e cogente situazione di necessità che renda indifettabile la presenza del lavoratore in luogo diverso dal proprio domicilio durante le fasce orarie di reperibilità.” (1).

2019-11-11T16:14:37+01:00
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