IN PRIMO PIANO
Pubblicazioni
Diritto all’oblio: il caso Google Spain”, articolo pubblicato in “Sicurezza e Giustizia
2015 “Diritto all’oblio: il caso Google Spain”, articolo pubblicato in “Sicurezza e Giustizia”, n. II/MMXV, edizione Lex et Ars.
La responsabilità del Provider: inquadramento giuridico ed aggiornamenti giurisprudenziali
2014 “La responsabilità del Provider: inquadramento giuridico ed aggiornamenti giurisprudenziali”, articolo pubblicato in “Sicurezza e Giustizia”, n. III/MMXIV, edizione Lex et Ars.
DATA MINING
2015 “DATA MINING. Sottrazione, cessione e utilizzo di dati personali e documenti riservati” articolo presente nell’opera ”Diritto alla Riservatezza e Progresso Tecnologico: coesistenza pacifica o scontro di Civiltà?”, Editoriale Scientifica, 2015.
A Europe of Rights, The Impact of the ECHR on National Legal Systems
2007 “A Europe of Rights, The Impact of the ECHR on National Legal Systems”, Edited by Helen Keller and Alec Stone Sweet, OXFORD UNIVERSITY PRESS (Coautore).
News
Evoluzione giuslavoristica nell’era AI: prospettive della Quarta Rivoluzione Industriale
Gli impatti dell’implementazione di sistemi AI nel mercato del lavoro, le prime pronunce e il varo dell’AI ACT, approvato di recente dal Parlamento europeo.
Continua l’erosione del Jobs Act: la Sentenza della Corte Costituzionale amplia la tutela reintegratoria per i lavoratori
La Sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 22 febbraio 2024 rappresenta un importante sviluppo nel panorama interpretativo del c.d. Jobs Act, e quindi per i lavoratori assunti a partire dal 7 marzo 2015, in quanto decisione ha ampliato la tutela reintegratoria, apportando significative modifiche che influenzeranno il quadro giurisprudenziale esistente. Questa decisione rende le regole sul licenziamento più protettive per i lavoratori, tuttavia riporta in auge una maggiore complessità interpretativa potenzialmente semplificata nel recente passato dal Jobs Act.
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e violazione dell’obbligo di repechage alla luce della recente pronuncia della Corte di Cassazione, sez. lavoro, n. 12132/2023.
Con sentenza n. 12132, emessa in data 08/05/2023, la Corte di Cassazione ribadisce l’onere probatorio gravante sul datore di lavoro nel caso in cui questi licenzi per soppressione del posto e ne amplia il perimetro affermando che il datore di lavoro deve dimostrare, oltre all’assenza di posizioni analoghe a quella soppressa anche: “che per un congruo periodo di tempo successivo al recesso non è stata effettuata alcuna nuova assunzione in qualifica analoga a quella del lavoratore” (Cass, civ. sez. lav., sentenza n. 12132 dell’08/05/2023 – pres. Raimondi, relat. Garri).