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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e violazione dell’obbligo di repechage alla luce della recente pronuncia della Corte di Cassazione, sez. lavoro, n. 12132/2023.
Con sentenza n. 12132, emessa in data 08/05/2023, la Corte di Cassazione ribadisce l’onere probatorio gravante sul datore di lavoro nel caso in cui questi licenzi per soppressione del posto e ne amplia il perimetro affermando che il datore di lavoro deve dimostrare, oltre all’assenza di posizioni analoghe a quella soppressa anche: “che per un congruo periodo di tempo successivo al recesso non è stata effettuata alcuna nuova assunzione in qualifica analoga a quella del lavoratore” (Cass, civ. sez. lav., sentenza n. 12132 dell’08/05/2023 – pres. Raimondi, relat. Garri).
La Corte di Cassazione ribadisce gli elementi propri del contratto di transazione e l’importanza che deve avere l’inadempimento per fungere da presupposto alla risoluzione contrattuale.
L’ordinanza del 31 agosto 2022, n° 25600 della Corte di Cassazione ribadisce la rilevanza dell’elemento strutturale delle “reciproche concessioni” nell’ambito della disciplina civilista delle transazioni che “…possono riguardare rapporti diversi da quello controverso
Il regime di tassazione applicabile alle somme erogate dal datore di lavoro al lavoratore a titolo “transazione”: focus sulla qualificazione delle somme riconosciute in sede di conciliazione in materia di lavoro.
L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha modificato il concetto di “sicurezza sul lavoro” ed equiparato l’infezione da Covid-19 contratta sul luogo di lavoro all’infortunio sul lavoro con causa virulenta con conseguente riconoscimento delle tutele INAIL a favore del lavoratore colpito da infortunio.