A circa 8 anni dall’entrata in vigore del Registro Pubblico delle Opposizioni (DPR 178/2010),il legislatore ha inteso apportare importanti correttivi mediante l’entrata in vigore, a partire dal 4 gennaio per tutte le previsioni che non necessitano di un decreto attuativo, della Legge 5/2018.

In sostanza:

–   estensione del diritto all’iscrizione al Registro anche per (i) numerazioni mobili e (ii) numerazioni fisse non iscritte negli Elenchi Telefonici Generali;

– Possibilità per tutte le iscrizioni di revocare i consensi al trattamento dei dati personali espressi in precedenza, salvo per i rapporti cessati da non più di 30 giorni;

– Divieto di comunicare a terzi i dati personali di coloro che hanno effettuato l’iscrizione;

– Divieto di utilizzo di compositori automatici per la ricerca dei numeri anche non inseriti negli elenchi degli abbonati;

– Obbligo per gli operatori, entro 60 gg dall’entrata in vigore del del provvedimento dell’AGCOM (che a sua volta è da emanarsi entro 90 gg dall’entrata in vigore della legge), di adottare due codici o prefissi specifici al fine di consentire ai consumatori di identificare e distinguere, in modo univoco, le chiamate telefoniche finalizzate ad attività statistiche da quelle finalizzate alla vendita e comunicazione commerciale.

– Obbligo per  tutti gli operatori che svolgono attività di promozione, ricerche di mercato o comunicazione commerciali telefoniche, di consultare mensilmente, e comunque precedentemente all’inizio di ogni campagna promozionale, il registro pubblico delle opposizioni e di provvedere all’aggiornamento delle proprie liste.