La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha ritenuto, a maggioranza, sussistente la violazione dell’articolo 6, commi 1 e 3, lett. (d) (diritto a un processo equo entro un termine ragionevole e diritto a esaminare i testimoni) a danni del Sig. Cafagna.
Il caso riguarda l’opposizione del ricorrente contro la condanna ricevuta in Italia sulla base di una dichiarazione resa da un individuo, che ha sostenuto di essere stato aggredito dal sig. Cafagna, ma che non ha fornito riscontro in udienza essendosi reso irreperibile.
La Corte ha constatato che i tribunali nazionali, nonostante l’esame rigoroso, erano stati incapaci di condurre una giusta e corretta valutazione dell’affidabilità delle dichiarazioni del testimone. La Corte ha statuito che i diritti di difesa del sig. Cafagna erano stati limitati in modo incompatibile con i requisiti di un processo equo.